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Il galateo di un matrimonio social

Cosa non fare…e cosa fare!

Gli smartphone hanno invaso la nostra vita. E ormai fotografiamo qualsiasi cosa, mandiamo messaggi in qualsiasi circostanza, incuranti delle più comuni regole di riservatezza! Ebbene, un matrimonio richiede codici di comportamento precisi. Soprattutto se social, perché matrimonio social significa condiviso. Costruito insieme agli invitati!

E allora vi diciamo cosa non fare per evitare di trovarvi in una situazione di anarchia, in cui tutti fotografano e postano materiale senza una coerenza! Eccovi una sorta di Galateo del matrimonio digitale.

Fra le cose da non fare, in cima alla lista c’è evitare di fare foto durante la cerimonia: esiste un fotografo pagato per questo, quindi godetevi il momento e, anzi, esortate i vostri invitati a mettere il telefono in modalità aereo.

Invece, il momento in cui scatenarvi è l’uscita degli sposi dalla chiesa. Seguito a ruota dal momento dell’aperitivo pre ricevimento, altra situazione conviviale che ammette il “diluvio” fotografico.

Ciò che non dovete fare, è postare foto senza curarvi che gli sposi siano venuti bene. Uno dei problemi dei social, è la pubblicazione delle immagini “senza rete”, ovvero a totale discrezione del fotografo per caso che semina in rete senza rispettare alcune regole fondamentali. Il matrimonio è il momento più importante per gli sposi e le immagini pubblicate devono essere di loro gradimento, quindi prestate attenzione ai volti, all’armonia di essi, ai gusti dei protagonisti, non fate solo ed esclusivamente di testa vostra.

Anche le trovate originali, come riprendere gli sposi da dietro al momento del taglio della torta, devono tenere in considerazione l’attitudine e l’estetica che i due soggetti portanti della giornata hanno scelto!

Ricordatevi sempre che i protagonisti non siete voi! Passi il selfie fra amiche per sfoggiare i rispettivi look, perché anche l’ego vuole la sua parte, ma quando arrivano gli sposi abbiate sempre il buon gusto di dare loro la precedenza.

Molto apprezzate, invece, se colte con delicatezza, le immagini della preparazione della sposa, i primi piani dei volti amici e dei parenti colti di sorpresa.

Evitate di pubblicare momenti o situazioni imbarazzanti e meno che gli sposi non siano due burloni che lo apprezzerebbero.

Lo smartphone sul tavolo? Mai! Non è oggetto che può stare fra mazzi di fiori e tovagliato fine, non si fa! Guai a stare con la testa sullo schermo a tavola, anche se i commensali fossero pesantissimi. Cercate di dedicarvi alla conversazione!

Il momento delle danze può essere, a livello social, il più divertente, alla Quattro matrimoni e un funerale. Selfie, video slow motionreportage di gruppo possono essere un bel momento di condivisione.

Non postate foto in stato di ebbrezza (vostra)! Fatelo la mattina dopo quando sarete lucidi! Quindi, a meno che gli sposi non siano come il figlio di Franca Sozzani e la figlia di Anna Wintour, nemici di ogni popolarità esibita, usate il telefono con raziocinio. E tenete sempre a portata di mano l’educazione!

Le regole (poche) da osservare sempre!

Perché anche un matrimonio ha i suoi imperativi

Si chiama codice di comportamento. Ogni evento, occasione, happening ce l’ha. Sarebbe forse inopportuno chiamarlo “galateo”: potremmo definirlo un insieme di regole da osservare affinché tutto si svolga in modo perfetto.

Per prima cosa, parleremo degli ingressi in chiesa. Quello della sposa e quello dello sposo, perché nel clima di agitazione spesso vige l’anarchia più totale! E allora mettiamo i puntini sulle “i”! In primis, l’ingresso della sposa.

La sposa entra solo e unicamente quando tutti (ma proprio tutti) sono già nella chiesa. Testimoni e madre della sposa devono essere le ultime persone a entrare, dopodiché via libera alla protagonista. E non correte mentre solcate la navata, tanto lui non scappa! Incedete piano, dritte, serene.

arrivo sposa

Lo sposo. Tradizione vuole che venga accompagnato all’altare dalla madre prima dell’inizio della cerimonia. Spesso accade che gran parte degli invitati in quel momento sia sul sagrato della chiesa. Il risultato è che negli scatti fotografici la chiesa sembra semivuota! Quindi, qualcuno dovrebbe farsi carico di invitare le persone ad entrare in chiesa prima dello sposo, per poi lasciare qualche minuto all’attesa della sposa.

Altra domanda cruciale: chi toglie il velo, ammesso che ci sia, dal volto della sposa? Il padre o il futuro marito? Risposta corretta: il futuro marito! Affinché non ve lo ritroviate accartocciato sulla testa, chiedete ai vostri testimoni di sistemarvelo opportunamente. Ricordate che il velo deve valorizzare il vestito e la corporatura della sposa. Se l’abito ha maniche lunghe e volume nella parte inferiore del corpo, meglio un velo che si fermi alle spalle. Se invece le spalle sono scoperte e il vestito è lineare, si al velo lungo. Attenzione perché il velo molto lungo si confà di solito a stature piuttosto alte. Se invece avete un cappello con veletta, dovrete tenerlo per tutta la durata della cerimonia.

Le invitate potranno indossare un cappello SOLO se lo indossano anche la madre o la nonna della sposa. Altrimenti no, è un atto di maleducazione. L’abito delle invitate non dovrebbe MAI essere lungo prima delle 18. Si può fare una piccola eccezione al dress code per le cerimonie che prevedono ricevimenti serali. I colori da evitare? Il bianco, ovviamente perché ne ha la titolarità la sposa. Il rosso, troppo vistoso. Il viola, porta sfortuna. Il nero è funereo.

damigelle

Damigelle – Cedit foto: matrimonio.com

Per questi e altri dettagli sul codice vestimentario da cerimonia vi rimandiamo al prossimo post!