Matrimonio stile Amica Geniale
Mood anni Quaranta e Cinquanta
Ne parlano tutti. Del libro di Elena Ferrante, ambientato nella Napoli degli anni Cinquanta, che guarda caso ha in copertina l’immagine di due sposi con tre piccole damigelle sfondo mare. E del film, dove il matrimonio fra Lila e Stefano riveste un’importanza focale per ambientazione, abiti, emozione. Quella sensazione di purezza retro, di cose semplici che caratterizza l’italianità più profonda.
E allora ve lo proponiamo come ispirazione, perché c’è una grande rentrée del pizzo e le linee svasate sono tornate di gran moda. In effetti, l’abito da sposa anni Quaranta si caratterizza per una raffinata semplicità e per una morigeratezza che con l’acconciatura giusta diventa pure sensualità!
Niente scollature profonde: i colli sono stondati, il décolleté è spesso casto e ricoperto da pizzo che si allunga fino alle maniche. La vita è segnata senza aderenze vertiginose e la gonna è svasata, a corolla, con un po’ di strascico. Fondamentali: il velo, che parte da metà testa ed è vaporoso e i guanti, che ai tempi erano di raso o di rete, dipende dalla stagione.
La tentazione vintage è di gran voga, al punto da essere riproposta dai più famosi stilisti di abiti da sposa. Oltre a velo e guanti, la pettinatura e gli accessori fanno la parte del leone. Dita von Teese è un archetipo di quegli anni. Le acconciature erano medie, alla linea delle spalle, con onde marcate e decise, lucide e riga preferibilmente laterale. Gli anni ‘40 segnano l’avvento dei ricci scolpiti e vaporosi. Oggi è facile realizzarli, basta avere un ferro arricciacapelli e affidarsi a un valido professionista. Fantastica, la scelta di portarli su una sola spalla, come vuole la tendenza side-hair. L’acconciatura può essere abbellita con un ciuffo laterale o appiattendo la parte superiore. Se avete ricci naturali, enfatizzateli! Tenete presente che ai tempi si faceva la permanente e che la fissazione della chioma piastrata non esisteva! Vi mettiamo come riferimento questa splendida foto di Lauren Bacall, archetipo perfetto.
La sposa anni Quaranta, verosimilmente autentica, avrà un make up con tre elementi fondamentali: sopracciglia disegnatissime, preferibilmente ad ala; mascara capace di creare ciglia infinite (e qui suggeriamo caldamente un’applicazione ad arte dall’estetista) e rossetto applicato con lip pencil d’ordinanza e pennellino. Come ci insegna la regina delle make up bloggers, Clio, si oltrepassava anche la linea naturale delle labbra per ingrandirle un po’ e si usava un pizzico di glicerina per donare lucentezza, potete ottenere lo stesso effetto con un gloss posto al centro! Niente eyeliner, ci raccomandiamo! L’occhio è naturale, enfatizzato solo dalle lunghe ciglia e da un po’ di matita sfumata ad arte, quasi invisibile. Importantissima, la cipria, che deve omogeneizzare ed enfatizzare.