Karl Lagerfeld, Re ed Icona dell’Alta Moda
/in Press/da lemariageIronico, Anticonformista, Controtendenza, Originale, questo è il pensiero personale di Karl Lagerfeld, che oggi lascia un vuoto immenso nel mondo della moda.
Soprannominato Kaiser Karl per l’imponenza della sua figura nel panorama stilistico, rappresenta un’icona di stile senza tempo, capace di avere mille interessi e mille capacità diverse.
L’interesse nell’ambito moda iniziò già all’età di 14 anni, quando andò a studiare arte e disegno, parlava diverse lingue e subito si fece notare per la sua eccentricità.
Nel 1954 vinse il premio “Woolmark Prize”, precursore dei premi di moda tanto ambiti attualmente, a dargli la vittoria il bozzetto di un cappotto, contro un vestito di Yves Saint Laurent.
Dopo il trofeo a soli 21 anni, collaborò con numerose case di moda, disegnando linee Haute Couture e suscitando fin da subito indignazione per i suoi spacchi e scollature audaci. Tutto ciò per lo stilista non fu altro che uno stimolo, inventando forme e modellistiche nuove e all’avanguardia.
Nel ’63 arrivò da Chloè dove poté dare vita alla sua visione di donna: eterea, bohemienne e sexy.
Pochi anni dopo firmò il contratto a vita con Fendi, instaurando un rapporto famigliare con le più famose sorelle della moda italiana.
Lavorò instancabilmente su vari progetti, nel 1974 fondò il brand che porta ancora oggi il suo nome e che prosegue negli anni, anche se nel 2005 lo ha rilevato Hilfiger, lasciandogli però il controllo artistico.
A dieci anni dalla morte di Coco, cambiano nuovamente le cose, gli viene chiesto di prendere in mano la Maison Chanel per renderla di nuovo “di moda” e lui, contro tutto e tutti, inaspettatamente, accettò la sfida e la vinse!
In poco tempo Chanel tornò ad essere icona pop, ispirazione per le generazioni, punto di riferimento dello stile, status symbol del fashion.
Karl Lagerfeld realizzò le campagne stampa di Chanel e Fendi in qualità di fotografo, seguì progetti collaterali come l’editoria di moda, il design di interni, passando per la Steidl, al calendario Pirelli, fino e persino ai gadget e ai gelati.
Quando si trattava di dare il suo parere non si tirava mai indietro, affermava di odiare le conversazioni intellettuali poiché l’unico parere che gli interessava era il suo.
A questo punto resta da capire chi prenderà il suo posto: da Chanel pare che Slimane sia già dato per certo, da Fendi ancora tutto tace, quello che è sicuro è il vuoto che la sua perdita ci lascia e che non si colmerà facilmente.
Luna di miele nei luoghi de Il Postino
/in Press/da lemariageLa meraviglia di Salina
Ricordate il film Il Postino con Massimo Troisi e Maria Grazia Cucinotta, vincitore di una statuetta agli Oscar e massima espressione della meraviglia sicula? Ecco, vi proponiamo una destinazione atipica per la vostra luna di miele.
Si pensa sempre a destinazioni esotiche, quando lo spettacolo è a pochi chilometri di distanza. Per molti, Salina è l’isola più bella delle Eolie. Iniziamo col dirvi che la casa utilizzata nelle riprese del film è diventata albergo, si trova a Pollara e quindi è possibile prendere una stanza da cui si gode di tramonti mozzafiato!
Ma andiamo per ordine. A Salina è presente una meravigliosa riserva naturale, dove osservare il transito di uccelli migratori come cicogne o fenicotteri. Se amate la natura selvaggia, fate un’escursione a Fossa delle Felci, un monte a 962 metri da quale si può godere una splendida vista. Qui potrete assaporare l’autenticità della Sicilia, i capperi con il pane cunzato, il Malvasia, le cui ove vengono coltivate proprio a Salina! Viene chiamata l’isola verde a non a caso.
Tra le baie più belle di Salina spicca la spiaggia di Pollara, costituita da piccoli ciottoli e massi lavici. Sul versante occidentale, un sentiero conduce alle grotte saracene, cavità scavate nel tufo una volta utilizzate dagli abitanti del posto come rifugio dalle scorrerie dei pirati e decorate con incisioni a croce e immagini votive. Una delle caratteristiche di Salina sono le grotte scavate nella roccia, che tempestano il litorale e sono visibili soprattutto a Leni, vicino al piccolo borgo di pescatori di Rinella, posto in una vallata che porta direttamente al mare. Qui, è un paradiso per gli amanti delle spiagge incontaminate e dello snorkeling: la spiaggetta di Leni è caratterizzata da getti di gas e vapori sul fondale, che creano un paesaggio marino unico, da vedere con maschera e pinne. Rinella invece ha una spiaggia a forma di mezzaluna che stupisce per il colore nero. Da vedere anche Lingua, con la sua spiaggia di ciottoli, il faro e l’antico ponte di pietra di Vallone Zappini.
La vita notturna si svolge a Santa Marina, famosa per la chiesa Settecentesca. Decine e decine di negozietti offrono specialità e prodotti artigianali. Un viaggio atipico perché non avrete scenari artificiali, enormi stanze d’albergo a cinque stelle, catering faraonici. Avrete la meraviglia di un posto dove il tempo si è fermato, dove contemplare la natura e camminare mano nella mano, dove godervi tramonti sensazionali e sentire la pace intorno a voi. Romantico e primitivo, semplice e unico. Ancora, profondamente, siciliano.
Matrimonio stile Amica Geniale
/in Press/da lemariageMood anni Quaranta e Cinquanta
Ne parlano tutti. Del libro di Elena Ferrante, ambientato nella Napoli degli anni Cinquanta, che guarda caso ha in copertina l’immagine di due sposi con tre piccole damigelle sfondo mare. E del film, dove il matrimonio fra Lila e Stefano riveste un’importanza focale per ambientazione, abiti, emozione. Quella sensazione di purezza retro, di cose semplici che caratterizza l’italianità più profonda.
E allora ve lo proponiamo come ispirazione, perché c’è una grande rentrée del pizzo e le linee svasate sono tornate di gran moda. In effetti, l’abito da sposa anni Quaranta si caratterizza per una raffinata semplicità e per una morigeratezza che con l’acconciatura giusta diventa pure sensualità!
Niente scollature profonde: i colli sono stondati, il décolleté è spesso casto e ricoperto da pizzo che si allunga fino alle maniche. La vita è segnata senza aderenze vertiginose e la gonna è svasata, a corolla, con un po’ di strascico. Fondamentali: il velo, che parte da metà testa ed è vaporoso e i guanti, che ai tempi erano di raso o di rete, dipende dalla stagione.
La tentazione vintage è di gran voga, al punto da essere riproposta dai più famosi stilisti di abiti da sposa. Oltre a velo e guanti, la pettinatura e gli accessori fanno la parte del leone. Dita von Teese è un archetipo di quegli anni. Le acconciature erano medie, alla linea delle spalle, con onde marcate e decise, lucide e riga preferibilmente laterale. Gli anni ‘40 segnano l’avvento dei ricci scolpiti e vaporosi. Oggi è facile realizzarli, basta avere un ferro arricciacapelli e affidarsi a un valido professionista. Fantastica, la scelta di portarli su una sola spalla, come vuole la tendenza side-hair. L’acconciatura può essere abbellita con un ciuffo laterale o appiattendo la parte superiore. Se avete ricci naturali, enfatizzateli! Tenete presente che ai tempi si faceva la permanente e che la fissazione della chioma piastrata non esisteva! Vi mettiamo come riferimento questa splendida foto di Lauren Bacall, archetipo perfetto.
La sposa anni Quaranta, verosimilmente autentica, avrà un make up con tre elementi fondamentali: sopracciglia disegnatissime, preferibilmente ad ala; mascara capace di creare ciglia infinite (e qui suggeriamo caldamente un’applicazione ad arte dall’estetista) e rossetto applicato con lip pencil d’ordinanza e pennellino. Come ci insegna la regina delle make up bloggers, Clio, si oltrepassava anche la linea naturale delle labbra per ingrandirle un po’ e si usava un pizzico di glicerina per donare lucentezza, potete ottenere lo stesso effetto con un gloss posto al centro! Niente eyeliner, ci raccomandiamo! L’occhio è naturale, enfatizzato solo dalle lunghe ciglia e da un po’ di matita sfumata ad arte, quasi invisibile. Importantissima, la cipria, che deve omogeneizzare ed enfatizzare.
Isole Cook: l’ideale per la luna di miele
/in Press/da lemariageAnche perché c’è un’isola che si chiama Honeymoon…
Un’isola che si chiama Luna di Miele? Esiste. La trovate alle Isole Cook, un arcipelago della Polinesia Neozelandese sparso nell’Oceano Pacifico. Una delle mete più belle del mondo, scoperta dal capitano James Coook su quelle rotte nel 1700. 15 isole in un’area di oltre 2 milioni di chilometri quadrati, incontaminata, con la possibilità di perdersi fra vulcani, atolli, spiagge immense.
L’isola principale è Rarotonga, che si può girare comodamente in motorino (anche se bisogna superare un esame di guida locale e conseguire un patentino!): qui troverete ruscelli limpidi e valli ma…appena più il là spiagge bianchissime attorniate da una incredibile barriera corallina. La foresta di Rarotonga può essere attraversata a piedi sino a raggiungere cascate, radure e fiumi con quella sensazione di essere un po’ esploratori. Qui si arriva fino a 658 metri sul livello del mare con la vetta Te Manga, la montagna sacra dell’isola anche detta “The Needle” (percorsa da un ripido sentiero di trekking): amata dai Maori, è la cima emersa di un vulcano largo 50 chilometri che sprofonda nell’Oceano giù a 4000 metri.
A un’ora di volo si trova la vostra meta elettiva: Aiutaki, definita la piccola Bora Bora, isola corallina da sogno con una laguna strepitosa, con trasparenze e colori fuori dall’ordinario. L’archetipo del luogo perfetto per la luna di miele. Nel cuore dell’isola vi sono piantagioni di banane e frutta tropicale, alternate a foreste e boschi di cocco.
Da non perdere assolutamente: le mini crociere sulle isolette vicino, disabitate! Le spiagge sono semideserte, la sabbia sottile come borotalco, l’acqua è calda e invitante a tutte le ore. Se vi stancate della vita di mare, prendete uno scooter e salite in cima al Maungapu, l’unica collina (si far dire, è alta appena 125 metri) del posto, che offre un belvedere da cui ammirare gli straordinari panorami di questa perla del Pacifico.
Se vi volete cimentare con lo sport nazionale, mettetevi alla prova con la pagaia. Gli atleti locali si lanciano in lunghe sfide in canoa al grido “Turou! Oro Mai! Aere Mai!”, l’inno urlato al cielo con cui le squadre si incitano a pagaiare a tutta forza.
Per l’esplorazione della laguna, il consiglio è affittare un Water Taxi. Così, potrete per raggiungere la meravigliosa Honeymoon Island e anche One Foot Island: quest’ultima è da non perdere, perché è l’unica isola disabitata al mondo, dove esiste solo un ufficio postale che dispensa posta alle altre isole, amato dai turisti per ricevere il classico timbro-ricordo sui passaporti.
Da provare: il ritmo del Tamurè, la tipica danza del Pacifico che si balla sui ritmi dei tamburi africani. È un rito propiziatorio, viene eseguito in onore di Tangelo, dio della fertilità e del mare. Per gli amanti degli animali, invece, le Isole Cook sono il regno delle tartarughe di mare. Se ne trovano molte tra le acque della laguna di Muri e di Aitutaki: per vederle, ci si spinge verso l’oceano aperto su imbarcazioni con il fondo di vetro, da cui osservarne di bellissime nel loro habitat naturale.
I semi-raccolti
/in Press/da lemariageLa pettinatura ideale per chi ha chiome fluenti
Volete lasciare tutti senza fiato? E allora capelli naturali, semi-raccolti, in quel modo apparentemente disimpegnato ma in realtà studiatissimo!
I semi-raccolti sono in cima alla lista delle pettinature più desiderate il giorno delle nozze. Ma non temete: se state pensando che i vostri capelli non siano abbastanza lunghi o abbastanza folti, vi diciamo che esistono extention e posticci da usare per rinfoltire e allungare. L’importante, è il risultato finale!
Ciocche arrotolate ad arte su se stesse fino a formare rose di capelli; intrecciamenti che confluiscono dietro; mollette appuntate su ciocche che vengono spostate sul dietro, con effetto lievemente spettinato. Ci si può davvero sbizzarrire, con i semi- raccolti, sempre tenendo in considerazione la foggia del vestito!
E a venirci in aiuto sono i meravigliosi accessori per capelli. Piccoli rampicanti di cristallo e pizzo , fiorellini sparuti, ramages da portare sopra l’orecchio, perle che costellano la chioma: l’immaginario fiabesco si raccoglie qui, nelle pettinature semi raccolte che fanno sognare.
Molto classica, la chioma rigonfia e un po’ cotonata che lascia fluire i capelli dietro, con due ciocche libere sul davanti. Imperitura la treccia fluida da bellezza rinascimentale, con cristalli e fiori infilati nei punti di giunzione delle ciocche. Meravigliose le asole e i nodi fatti con i capelli, soprattutto se hanno meches bionde che enfatizzano la parte. Bellissima e molto naturale la scelta di tenere i capelli sciolti con la riga in mezzo – se sono lisci – spostandone una parte sul davanti e cospargendola di fiocchi bianchi.
Ricordate sempre che le onde e lo spostamento della chioma laterale ricorda molto attrici del passato come Veronica Lake, dando un effetto anni Quaranta, chic e raffinato. I torchon o le rose sono bamboleggianti. Il finto spettinato richiede capelli molto sani e lucenti, altrimenti l’esito sarà spettinato (senza finto). Chi ha capelli castani o scuri avrà un bel risultato cospargendo piccoli fiori sparsi, in contrasto con la chioma.
Siete pronte per una gallery di accessori fantastici?
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